Chiara Bettazzi


Chiara Bettazzi, 2023, crediti fotografici, Toast Studio


Chiara Bettazzi, vive e lavora a Prato. Artista e fondatrice dello spazio Ex industriale di via Genova; da anni indaga i linguaggi contemporanei all’interno del paesaggio industriale del territorio pratese. Da sempre interessata a innescare processi di sensibilizzazione e riappropriazione di spazi in abbandono, si dedica costantemente alla sua ricerca artistica, promuovendo l’arte contemporanea e creando numerosi legami con artisti, musicisti e spazi indipendenti del territorio.

Nel 2005 apre il suo studio SC17 riattivando l’area dell’ex lanificio Bini. Tutto il suo lavoro costantemente a contatto con edifici di archeologia industriale è profondamente legato a una riflessione sull’oggetto d’uso quotidiano rielaborato e rifunzionalizzato.

Il suo procedere si muove sulla sottile linea patologica tipica della società contemporanea, da una parte orientata verso l’usa e getta e dall’altra votata all’accumulo compulsivo di oggetti di dubbia utilità.
Si dedica da anni alla direzione artistica di vari progetti di cultura contemporanea trasformando SC17 in un progetto di ricerca sul territorio con cui attua una serie d’ interventi legati alla creazione di progetti condivisi.

Dal 2015 crea il progetto TAI – Tuscan art industry, un laboratorio contemporaneo che rielabora un nuovo concetto di riconversione produttiva all’interno delle ex industrie toscane, invitando storici, artisti a lavorare a contatto con i siti industriali. Dal 2016 coordina il laboratorio costantemente attivo di Industrial Heritage map, mappatura e archiviazione del patrimonio industriale della città di Prato e dell’area della Val di Bisenzio. Una ricognizione urbana suddivisa in categorie che vanno dall’abbandono alla rigenerazione di importanti strutture architettoniche.

Sempre dal 2016 inizia il progetto Orto in Fabbrica, intervento permanente e costantemente in progress, all’interno della Corte di Via Genova e che vede la creazione di un orto/ giardino costruito all’interno di oggetti e casse industriali, ispirato agli orti operai che venivano costruiti nei terreni attigui alle fabbriche fin dal 1800.

Da sempre, attraverso il suo percorso artistico collabora con diverse figure professionali, sperimentando la combinazione di oggetti nell’ambito del set design, all’interno di set fotografici, video, interni privati e negozi; lavorando con marchi internazionali di interni e della moda tra cui, Red Valentino, Replay e Luisa Via Roma.